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HERP-ER Biodiversity

Diversità e conservazione dell’erpetofauna dell’Emilia-Romagna.

Attività di ricerca dottorale finalizzata al monitoraggio di anfibi e rettili, con particolare attenzione a taxa minacciati o localmente rari. Lo studio è volto ad aggiornare le conoscenze sulla distribuzione e sullo stato di conservazione delle specie, entrando nel merito di alcuni dei principali fattori di minaccia, tra cui l’alterazione dell’habitat e la presenza di specie aliene, quale per esempio la testuggine americana Trachemys scripta. Fondamentali sono il l’inserimento in e il rafforzamento di altri progetti in corso, quali il LIFE URCA PROEMYS e “Fishing 4 Biodiversity”.

Una collaborazione tra Foreste per Sempre OdV, UNIMORE e Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità “Emilia Centrale”


Titolo del progetto

HERP-ER

Diversità e conservazione dell’erpetofauna in Emilia-Romagna


1. Introduzione

Anfibi e rettili rappresentano componenti fondamentali della biodiversità, con un ruolo chiave negli ecosistemi terrestri e acquatici. Tuttavia, a livello globale e locale, questi taxa sono tra i più minacciati da molteplici fattori, tra cui la perdita e la frammentazione degli habitat, la diffusione di specie esotiche invasive e l’impatto crescente di agenti patogeni emergenti.

Nel contesto della Regione Emilia-Romagna (RER) le conoscenze di base su distribuzione e stato di conservazione delle specie sono presenti ma ormai poco attuali. Negli ultimi decenni, infatti, le minacce nominate si sono moltiplicate e aggravate, ridescrivendo completamente il quadro ambientale. Questo specialmente riguardo alle zone umide, dalle quali gran parte dell’erpetofauan coinvolta dal progetto dipende.

In particolare, l’Emilia Centrale (province di Modena e Reggio Emilia), sebbene ospiti numerose aree naturali di pregio, non è stata protagonista di studi mirati su questa componente ingiustamente negletta della fauna vertebrata. La mancanza di dati non solo pone un freno a ogni altra forma di studio o approfondimento in merito, ma soprattutto rende difficile una pianificazione efficace e concreta delle azioni di tutela.

In risposta a questa esigenza, il presente progetto nasce dalla collaborazione tra l’associazione Foreste per Sempre OdV, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE) e l’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità “Emilia Centrale” (EPBEC), con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza, il monitoraggio e la conservazione di anfibi e rettili specialmente nei territori modenese e reggiano.


2. Obiettivi

Il progetto si propone di:

  • Raccogliere dati attuali sulla distribuzione di rettili e anfibi in Regione Emilia-Romagna, tramite sopralluoghi mirati e uso di piattaforme di Citizen Science con progetti ad hoc
  • Monitorare la presenza, la distribuzione e lo stato delle popolazioni di anfibi e rettili nelle province di Modena e Reggio Emilia, con particolare attenzione ai taxa minacciati, endemici o poco noti
  • Monitorare la presenza e la consistenza numerica della specie Trachemys scripta e di altre testuggini alloctone di nuova introduzione – oltre che della testuggine palustre europea Emys orbicularis – nei principali corpi idrici in Emilia Centrale
  • Contribuire a ridurre o eradicare localmente la specie aliena invasiva T. scripta da vari corpi idrici della RER nell’ambito del progetto LIFE URCA PROEMYS
  • Mappare la distribuzione ed effettuare una caratterizzazione genetica della rana appenninica Rana italica nelle aree collinari dell’Emilia Centrale
  • Indagare l’importanza di stagni e altre zone umide di dimensioni ridotte per la batracofauna in Appennino modenese
  • Studiare variabili e criticità legate alla coesistenza delle tre specie di tritoni Triturus carnifex, Lissotriton vulgaris e Ichthyosaura alpestris nei suddetti corpi idrici
  • Promuovere un approccio integrato alla conservazione, attraverso il coinvolgimento di enti gestori, istituzioni scientifiche, volontari e cittadinanza attiva
  • Elaborare linee guida e proposte di gestione per la tutela delle specie e degli habitat nelle aree protette di pertinenza dell’Ente Parchi Emilia Centrale (EPBEC)

3. Area di intervento

Il progetto si sviluppa all’interno della Regione Emilia-Romagna, con particolare riferimento alla “macroarea Emilia Centrale” e alle aree protette gestite in essa dall’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale.

Tra le aree prioritarie si includono:

  • Riserva naturale orientata di Sassoguidano
  • Riserva naturale orientata della Cassa di espansione del fiume Secchia
  • Parco regionale dei Sassi di Roccamalatina
  • Parco regionale dell’Alto Appennino Modenese
  • Paesaggio Naturale e Seminaturale Protetto della Collina Reggiana e relativi siti della Rete Natura 2000
  • Zone umide residuali e corsi d’acqua ad alto valore ecologico

4. Collaborazioni

Il progetto si fonda su una collaborazione strutturata tra tre realtà con competenze complementari:

Foreste per Sempre OdV

  • Coordinamento generale delle attività
  • Coordinamento di volontari e di attività di sensibilizzazione
  • Raccolta, archiviazione e gestione dei dati

Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE)

  • Supporto scientifico e metodologico
  • Analisi genetiche
  • Attività di ricerca sul campo e validazione dei risultati

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Centrale

  • Integrazione dei dati nel quadro gestionale delle aree tutelate
  • Collaborazione logistica e autorizzativa per l’accesso alle aree protette
  • Supporto nella divulgazione dei risultati e nel coinvolgimento delle realtà locali

Il progetto potrà inoltre avvalersi della collaborazione di associazioni locali, gruppi di volontariato ambientale e simili, in particolar modo per le attività di Citizen Science e raccolta dati ad ampio spettro.


5. Divulgazione e comunicazione

La diffusione dei risultati è un elemento centrale del progetto. Sono a questo proposito previste le seguenti azioni:

  • Redazione di un report finale pubblico, con sintesi tecnica e divulgativa
  • Aggiornamenti periodici tramite sito e social media dell’associazione Fps
  • Seminari e incontri pubblici, anche in collaborazione con altri enti
  • Coinvolgimento della cittadinanza tramite iniziative di Citizen Science e monitoraggio partecipato
  • Pubblicazione di articoli scientifici o report tecnici compartecipati fra Fps, UNIMORE ed EPBEC

6. Considerazioni finali

In un contesto ambientale sempre più fragile, in cui i cambiamenti climatici, l’urbanizzazione e la perdita di biodiversità si manifestano con crescente intensità anche a livello locale, diventa urgente e necessario rafforzare le attività di studio, monitoraggio e tutela delle componenti più vulnerabili degli ecosistemi.

Anfibi e rettili, spesso trascurati rispetto ad altri gruppi faunistici, rappresentano invece preziosi indicatori dello stato di salute degli ambienti naturali e semi-naturali. Il loro declino può fungere da campanello d’allarme per processi più ampi di degrado ambientale.

Con questo progetto, la collaborazione tra una realtà del terzo settore, il mondo accademico e l’ente pubblico di gestione ambientale si traduce in un’alleanza concreta e operativa, che unisce competenze scientifiche, conoscenza del territorio e volontà di agire. L’obiettivo è duplice: da un lato, produrre dati aggiornati e utili per la conservazione; dall’altro, rafforzare il legame tra comunità e natura, favorendo una cultura della biodiversità attenta, partecipata e responsabile.

La conoscenza, la condivisione e l’azione concreta sono le chiavi per costruire strategie di tutela efficaci e durature. Il presente progetto intende essere un passo in questa direzione.


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